Una bambina di 8 anni, originaria del Mali, è arrivata in ospedale con un’emorragia provocata che secondo la versione fornita dai genitori sarebbe stata causata da “una caduta” (anche se ci sarebbero dubbi su quanto raccontato):
La piccola è stata sottoposta ad infibulazione, grave reato in Italia:
Stando a quanto si apprende, nel periodo del ricovero della piccola, gli operatori sanitari hanno constatato nella giovanissima l’avvenuta pratica barbara dell’infibulazione (la pratica di menomazione dei genitali che influisce pesantemente nella crescita di chi la subisce, effettuata principalmente per impedirne i normali rapporti sessuali in età adulta). La Procura per i minori di Lecce è al lavoro per fare luce su questo orribile episodio e garantire giustizia alla bambina. Vale la pena ricordare che la pratica dell’infibulazione, oltre a rappresentare un atto di violenza, è un reato in Italia: come riportato dalla Gazzetta Ufficiale “Chiunque, in assenza di esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili e’ punito con la reclusione da quattro a dodici anni“.
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