Interessati da ben 4 fusi orari da est a ovest (6 se si aggiungono anche Alaska e Hawaii che hanno un fuso dedicato), nella giornata del 5 novembre 2024, gli Stati Uniti sono chiamati al voto per l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America:
Elezioni Usa, l’ordine dell’apertura dei seggi in base al fusorario degli stati:
Stando a quanto si apprende, i primi Stati ad aprire i seggi saranno quelli del versante atlantico, soggetti al fuso orario Eastern Time, che rispetto all’Italia è 6 ore “indietro”. A New York, per esempio, le urne apriranno alle 6 del mattino, quando in Italia saranno le 12 di martedì 5 novembre. Chiuderanno alle 21 locali, quando in Italia saranno le 3 del mattino del giorno dopo, mercoledì 6 novembre. Spostandoci verso ovest, gli altri fusi orari sono il Central Time, il Mountain Time e il Pacific Time, tutti separati tra loro da 1 ora. Alaska e Hawaii hanno una propria “ora locale” e diversi Stati si trovano a cavallo di 2 fusi orari.
- Eastern Time: -6 ore rispetto all’Italia (23 Stati di cui 6 a cavallo tra 2 fusi)
- Central Time: -7 ore rispetto all’Italia (20 Stati di cui 10 a cavallo tra 2 fusi)
- Mountain Time: -8 ore rispetto all’Italia (14 stati di cui 8 a cavallo tra 2 fusi)
- Pacific Time: -9 ore rispetto all’Italia (6 stati, di cui 4 a cavallo tra 2 fusi)
- Alaska Time: -10 ore rispetto all’Italia
- Hawaii Time: -11 ore rispetto all’Italia
Orologio alla mano potremmo ipotizzare che dall’apertura del primo seggio sulla costa atlantica alla chiusura dell’ultimo nel Pacifico passeranno circa 18 ore. Dalle 12 italiane del 5 novembre (a New York) alle 6 del mattino del 6 novembre (a Honolulu).
Quando sapremo chi ha vinto:
È fondamentale sottolineare che i risultati elettorali che riceveremo nelle prime ore e nei giorni successivi al voto non avranno carattere ufficiale. Per ottenere la conferma definitiva della vittoria di un candidato, sarà necessario attendere la certificazione finale, un processo che potrebbe richiedere diversi giorni.
Le principali agenzie di stampa internazionali, come l’Associated Press (AP), adottano criteri rigorosi per dichiarare un vincitore. L’AP, in particolare, afferma che proclamerà un candidato vincitore in uno Stato solo quando sarà assolutamente certa che il rivale non avrà più alcuna possibilità di ribaltare l’esito elettorale. Sebbene molte elezioni vengono decise nella notte stessa del voto, non è inusuale che siano necessari alcuni giorni, o in casi eccezionali, addirittura settimane, per raggiungere questa certezza.
La conta dei voti avrà inizio immediatamente dopo la chiusura dei seggi in ogni Stato. Tuttavia, a causa del diverso fuso orario tra gli Stati, i risultati dei seggi sulla costa orientale saranno già noti quando, alle Hawaii, gli elettori saranno ancora chiamati alle urne.
Entro la chiusura dei seggi di Alaska e Hawaii (intorno alle 5-6 italiane) dovremmo avere già una buona idea di chi sarà il nuovo o la nuova presidente Usa: in molti Stati del versante atlantico, infatti, lo spoglio sarà già concluso. Ma, considerato il serrato testa a testa emerso dai sondaggi, è probabile che si dovrà attendere un po’ di più. Nel 2020, l’Associated Press non chiamò la vittoria di Joe Biden fino al 7 novembre alle 11:26 ora orientale degli Stati Uniti, quattro giorni dopo la chiusura dei primi seggi.
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