Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha dichiarato lunedì che si dimetterà nei prossimi mesi dopo nove anni al potere, assecondando così le pressioni dei legislatori, allarmati dai risultati deludenti del suo Partito liberale nei sondaggi pre-elettorali. Tuttavia, c’è chi vede nelle inaspettate dimissioni come un “cambio di guardia” a livello globale:
Perché Trudeau si è dimesso, le possibili cause:
Oltre al partito in affanno nei sondaggi, le recenti dichiarazioni del vincitore delle elezioni Presidenziali degli Stati Uniti d’America – Donald Trump – potrebbero aver influenzato le decisioni di Trudeau. Trump, lo ricordiamo, ha recentemente dichiarato di voler introdurre una serie di dazi che potrebbero colpire anche l’economia canadese, oltre che l’Europa e la Cina. Al contempo, il vincitore delle presidenziali americane si è persino pubblicamente appellato affinché il Canada entri a far parte degli Stati Uniti d’America. Trudeau, uno dei leader progressisti più in vista al mondo, ha dichiarato in una conferenza stampa che manterrà sia la carica di primo ministro sia quella di leader del partito liberale finché il partito non sceglierà un nuovo leader entro pochi mesi. Il primo ministro del Canada ha dichiarato di aver chiesto al Partito Liberale di avviare una competizione per la leadership, ma non ha detto quanto tempo ci sarebbe voluto. Un nuovo leader del partito sarebbe diventato Primo Ministro immediatamente e avrebbe guidato i Liberali alle prossime elezioni. Shachi Kurl, presidente del sondaggista Angus Reid, ha affermato che, sebbene un nuovo leader potrebbe riuscire ad arginare le perdite, il partito liberale è ancora in difficoltà. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un servizio televisivo diffuso sul web:
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