Giudici stoppano il fermo dei migranti in Albania: trasferiti in Italia

La decisione della Corte d’Appello di Roma di sospendere l’espulsione di 43 migranti verso l’Albania ha acceso un dibattito in Italia. Stando a quanto si apprende, i migranti, provenienti da Bangladesh ed Egitto, erano stati trasferiti da Lampedusa in Albania. I giudici romani hanno motivato la loro decisione con la necessità di attendere un chiarimento da parte della Corte di Giustizia Europea (CGE) sulla questione dei “paesi sicuri”. Questo riguarda la possibilità di considerare un paese come l’Albania sicuro per il rimpatrio dei migranti. In una nota stampa, il Ministero dell’Interno italiano (Viminale) ha dichiarato di voler proseguire con la linea dei trattenimenti nei centri per le procedure accelerate alla frontiera. Tuttavia, si è detto anche pronto a rispettare la decisione della CGE. I migranti sono stati nel frattempo trasferiti a Bari, dove attenderanno l’esito del procedimento davanti alla CGE.

Fonti di governo: “Non serve aspettare la Corte di giustizia Ue”

C’è grande stupore, perché a nostro avviso non c’è la necessità di aspettare il pronunciamento della Corte di giustizia europea“, affermano fonti di governo all’ANSA commentando la mancata convalida dei trattenimenti dei migranti che erano stati portati in Albania.

Ministro Foti: “Sconcerta la decisione dei giudici”

Sconcerta la decisione dei giudici della Corte d’Appello di Roma di sospendere il trattenimento dei migranti trasferiti in Albania, vanificando l’iniziativa del governo Meloni volta a garantire una gestione più efficace dei flussi migratori. Siamo di fronte all’ennesima riaffermazione, di una parte della magistratura, di volere stabilire quali Paesi siano o meno sicuri, sostituendosi al decisore naturale che è invece il Governo. In attesa della pronuncia della Corte di Giustizia dell’Ue sulla questione dei Paesi sicuri, il governo Meloni proseguirà con determinazione nell’attuazione delle riforme promesse ai cittadini, nel pieno rispetto del mandato ricevuto dagli italiani”. Così Tommaso Foti, ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Pnrr.

Gasparri (FI): “Continua il boicottaggio della magistratura”

Continua l’opera di boicottaggio della magistratura italiana alle politiche di sicurezza per contrastare l’immigrazione clandestina. La sfida è politica, temeraria ed appare ostile ai principi fondamentali dell’ordinamento. Ma bisogna andare avanti perché il disegno è troppo politico per essere subito passivamente“. Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, in riferimento alle ultime decisioni della Corte d’Appello di Roma sul trattenimento dei migranti in Albania.

Bignami (FdI): “Atteggiamento di resistenza da parte di un pezzo della magistratura”

Con la sospensione di parte degli immigrati trasferiti in Albania, si assiste a un atteggiamento di resistenza da parte di un pezzo della magistratura italiana nei confronti delle misure adottate per garantire la sicurezza e contrastare l’immigrazione irregolare. Ancora una volta ci troviamo di fronte a una presa di posizione che sembra andare oltre l’ambito giuridico, assumendo una connotazione politica e ostacolando l’azione del governo Meloni. Il centrodestra guidato da Fratelli d’Italia non si lascerà intimidire e proseguirà il percorso intrapreso che è ben chiaro agli italiani e non può essere fermato da chi cerca di bloccare, con pretesti giudiziari, interventi necessari per il bene della Nazione“. Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Galeazzo Bignami.

Fonte: https://www.pugliareporter.com/2025/02/03/albania-i-migranti-trasferiti-in-puglia-e-braccio-di-ferro-tra-governo-e-magistratura/

#migranti

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