Il 2 febbraio 2025, una nube di polvere sahariana di notevoli dimensioni ha raggiunto l’Italia meridionale, trasportata da un ciclone proveniente dal Nord Africa. L’evento è stato caratterizzato da forti raffiche di vento che hanno sollevato ingenti quantità di pulviscolo dal deserto del Sahara, trasportandole attraverso il Mediterraneo.
Colpite principalmente due regioni del Sud Italia:
La polvere sahariana ha raggiunto principalmente la Sicilia e la Calabria, tingendo i cieli di una caratteristica tonalità giallastra. La presenza di elevate concentrazioni di polvere nell’atmosfera può avere diverse conseguenze, tra cui un impatto sulla qualità dell’aria, una riduzione della visibilità e potenziali effetti sulla salute respiratoria delle persone esposte. Il giorno successivo, la nube di polvere ha continuato il suo percorso verso est, raggiungendo la Grecia. Le immagini satellitari del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS) hanno permesso di visualizzare la vasta estensione del pennacchio di polvere mentre si estendeva a sud-est dell’Italia e si avvicinava alle coste greche alle 8:00 UTC del 3 febbraio.
L’importanza del monitoraggio, anche per calcolare potenziali rischi per la salute:
Il CAMS svolge un ruolo fondamentale nel monitoraggio e nella previsione della qualità dell’aria a livello globale. Grazie all’analisi della concentrazione e della dispersione degli inquinanti atmosferici, compresi aerosol come la polvere sahariana, il servizio fornisce informazioni preziose per valutare i potenziali rischi per la salute e l’ambiente e per adottare misure di mitigazione e protezione adeguate. La nube di polvere sahariana del febbraio 2025 rappresenta un esempio di come eventi naturali, come tempeste di sabbia nel deserto, possano avere un impatto significativo sulla qualità dell’aria e sulla salute delle popolazioni anche a notevoli distanze dalla fonte di origine. L’elevata concentrazione di polvere nell’atmosfera ha causato un aumento significativo del livello di particolato fine (PM10), un inquinante atmosferico noto per i suoi effetti negativi sulla salute. L’esposizione a elevate concentrazioni di PM10 può causare irritazione agli occhi, al naso e alla gola, difficoltà respiratorie, tosse e, in alcuni casi, può peggiorare le condizioni di salute di persone con malattie respiratorie croniche come l’asma. La polvere sahariana è composta da particelle molto piccole che possono penetrare in profondità nei polmoni, causando infiammazione e irritazione. Questo può portare a problemi respiratori come bronchite, polmonite e, in rari casi, può contribuire allo sviluppo di malattie respiratorie croniche. Oltre agli effetti diretti sulla salute respiratoria, la nube di polvere sahariana può avere anche altri impatti sulla salute. Ad esempio, la riduzione della visibilità può aumentare il rischio di incidenti stradali, mentre l’esposizione prolungata alla polvere può causare secchezza della pelle e degli occhi.
Misure di protezione:
In caso di eventi simili, è consigliabile adottare alcune misure di protezione per ridurre l’esposizione alla polvere sahariana. Queste includono:
- Limitare le attività all’aperto, soprattutto durante le ore di maggiore concentrazione di polvere.
- Evitare di fare esercizio fisico intenso all’aperto.
- Mantenere le finestre chiuse per evitare che la polvere entri in casa.
- Utilizzare mascherine per proteggere le vie respiratorie, soprattutto in caso di difficoltà respiratorie o malattie respiratorie croniche.
- Consultare il proprio medico in caso di sintomi persistenti o gravi.
È importante sottolineare che gli effetti della nube di polvere sahariana sulla salute possono variare a seconda della concentrazione di polvere, della durata dell’esposizione e delle condizioni di salute individuali.
Fonte: https://www.copernicus.eu/en/media/image-day-gallery/saharan-dust-transported-over-mediterranean-sea
Info su https://atmosphere.copernicus.eu/
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