Il Governo italiano cancella definitivamente le multe a chi ha rifiutato il vaccino Covid

Molteplici e variegate le misure incluse nel Decreto Milleproroghe, che è stato trasformato in legge con il voto finale della Camera dei Deputati. Dopo un lungo processo al Senato e l’approvazione tramite voto di fiducia, l’esame in seconda lettura a Montecitorio è stato rapido e senza ulteriori modifiche, altrimenti il decreto sarebbe stato decaduto, richiedendo un’altra votazione di fiducia. Al di fuori sono rimaste le norme riguardanti la riapertura dei termini per l’adesione al concordato fiscale biennale e il rinvio della sugar tax. Un provvedimento che, secondo la maggioranza, soddisfa le necessità dei cittadini, delle imprese e degli enti locali, nonostante Forza Italia abbia espresso opposizione alla norma che annulla le multe per i no vax. L’opposizione ha definito il provvedimento disordinato e disomogeneo, con il M5S che lo ha etichettato come ‘mille toppe’, mentre per il Pd il decreto favorisce “i furbetti” come i no vax e gli evasori poiché la rottamazione «non fa distinzione tra chi ha effettivamente bisogno di aiuto e chi ha evaso le tasse».

Ecco di seguito le principali misure contenute nel decreto:

Rottamazione delle cartelle fiscali:

Si apre nuovamente la possibilità di aderire alla rottamazione quater, ma soltanto per quei contribuenti che avevano precedentemente aderito e che successivamente erano decaduti a causa del mancato pagamento regolare delle rate. Gli interessati potranno rientrare nella rottamazione presentando una nuova dichiarazione entro il 30 aprile 2025 e versando le somme dovute, con un tasso di interesse annuo del 2%, in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2025 oppure in rate, fino a un massimo di dieci.

Concordato biennale:

Non è stata inclusa nel decreto la riapertura dei termini di due mesi, fissata al 30 settembre 2025, per aderire al concordato preventivo per il biennio 2025-2026. La misura era parte dell’emendamento fiscale dei relatori, ma è stata poi ritirata. La scadenza rimane quindi al 31 luglio 2025.

Terzo settore:

Il decreto proroga al 2026 l’esclusione dall’Iva per gli enti del Terzo settore.

Polizze anticalamità:

Non è stato posticipato ulteriormente l’obbligo per le imprese di stipulare polizze assicurative contro i rischi catastrofali, il quale resta stabilito al 31 marzo 2025, come previsto nel decreto approvato dal Consiglio dei Ministri. Le imprese avevano richiesto un rinvio.

Sugar tax:

La data del primo luglio 2025 rimane confermata per l’entrata in vigore della tassa sulle bevande analcoliche. Il rinvio della tassa è al vaglio del governo e sarà trattato in un futuro provvedimento nei prossimi mesi.

Consulta dei tifosi:

Rinviata di due anni, dal 31 dicembre 2025 al 31 dicembre 2027, l’applicazione della normativa che permette ai rappresentanti dei tifosi di entrare nel Consiglio di Amministrazione delle società calcistiche.

Pubbliche Amministrazioni (P.A.):

Alle Pubbliche Amministrazioni viene concesso un anno in più, fino al 31 dicembre 2025, per indire concorsi e assumere personale senza dover prima ricorrere alla mobilità volontaria interna.

Norme antincendio scuole:

Stando a quanto si apprende, le istituzioni avranno tre anni aggiuntivi per adeguare gli edifici alle normative antincendio, con il termine spostato dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2027. Le strutture ricettive con oltre 25 posti letto, ammessi al piano straordinario antincendio, possono effettuare gli adeguamenti entro il 31 dicembre 2026. Il termine precedente era il 31 dicembre 2024. Entro il 31 dicembre 2025 dovrà essere presentata al comando provinciale dei vigili del fuoco la Scia parziale.

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