Ucraina, c’è accordo Trump-Putin su cessate il fuoco per 30 giorni

Nel corso della seconda conversazione telefonica avvenuta negli ultimi due mesi, i leader di Russia e Stati Uniti d’America, Vladimir Putin e Donald Trump, hanno affrontato temi cruciali legati alla risoluzione del conflitto in Ucraina. Questo incontro, che segna un’importante ripresa del dialogo tra le due potenze, ha visto le parti discutere misure concrete per promuovere un cessate il fuoco e migliorare le relazioni bilaterali. Durante la conversazione, Mosca ha evidenziato la necessità di garantire un controllo efficace su un eventuale cessate il fuoco lungo l’intera linea di contatto. Tra le condizioni poste da Putin, vi è la richiesta di fermare la mobilitazione forzata in Ucraina e il riarmo delle Forze armate ucraine. Questi elementi sono considerati fondamentali per stabilire un clima di fiducia e per facilitare il dialogo tra le parti coinvolte nel conflitto:

Un punto saliente della discussione è stata la proposta di Trump, accolta positivamente da Putin, di astenersi reciprocamente dal colpire gli impianti energetici per un periodo di 30 giorni. Questa iniziativa, se attuata, potrebbe rappresentare un passo significativo verso la de-escalation delle tensioni e la protezione delle infrastrutture vitali per entrambe le nazioni. Inoltre, Putin ha informato Trump riguardo a uno scambio di prigionieri previsto per il 19 marzo, nel quale 175 prigionieri saranno scambiati tra le due nazioni. Questo scambio include la consegna da parte della Russia di 23 soldati ucraini gravemente feriti, un gesto che potrebbe essere interpretato come un segnale di buona volontà da parte di Mosca. Oltre alla questione ucraina, i due leader hanno discusso anche della normalizzazione delle relazioni bilaterali, della situazione in Medio Oriente e della cooperazione economica. Questi argomenti evidenziano l’importanza di un dialogo costruttivo tra Russia e Stati Uniti, non solo per la stabilità regionale, ma anche per affrontare sfide globali comuni:

“Nel contesto dell’iniziativa del Presidente degli Stati Uniti di introdurre un cessate il fuoco di 30 giorni, la parte russa ha delineato una serie di punti significativi riguardanti la garanzia di un controllo efficace su un possibile cessate il fuoco lungo l’intera linea di contatto di combattimento, la necessità di fermare la mobilitazione forzata in Ucraina e riarmare le Forze armate ucraine”, ha affermato il Cremlino in una nota. In particolare, la condizione fondamentale per impedire l’escalation del conflitto dovrebbe essere la cessazione completa degli aiuti militari stranieri e la fornitura di informazioni di intelligence a Kiev. Nel corso della conversazione sono stati sottolineati i rischi connessi all’incapacità di negoziare del regime di Kiev, che in precedenza aveva sabotato gli accordi raggiunti. È stata attirata l’attenzione sui barbari crimini terroristici commessi dai militanti ucraini contro la popolazione civile della regione di Kursk”, ha sottolineato il Cremlino. Inoltre, rispondendo all’appello di Donald Trump di risparmiare la vita dei soldati ucraini circondati nella regione di Kursk, Vladimir Putin ha confermato che la parte russa è pronta a lasciarsi guidare da considerazioni umanitarie e garantisce la vita e un trattamento dignitoso dei soldati ucraini, in conformità con le leggi russe e il diritto internazionale, nel caso in cui si arrendano. Nel corso della conversazione, Putin ha risposto positivamente alla proposta di Trump di astenersi reciprocamente dagli attacchi alle strutture energetiche per 30 giorni e ha impartito l’ordine corrispondente ai militari.  “Il presidente russo ha risposto in modo costruttivo all’idea di Donald Trump di attuare una nota iniziativa riguardante la sicurezza della navigazione nel Mar Nero. “Si è convenuto di avviare i negoziati per elaborare ulteriormente i dettagli specifici di tale accordo”, ha sottolineato la dichiarazione.  I leader hanno confermato la loro intenzione di proseguire gli sforzi per raggiungere una soluzione ucraina in modo bilaterale, tenendo conto anche delle proposte sopra menzionate del Presidente degli Stati Uniti. “A questo scopo vengono creati gruppi di esperti russi e americani”, è stato riferito dopo i negoziati.

Altre questioni affrontate:

Nel corso della conversazione telefonica le parti hanno discusso della situazione in Medio Oriente e nella regione del Mar Rosso. In particolare, si sottolinea che saranno compiuti sforzi congiunti per stabilizzare la situazione nelle aree di crisi, stabilire una cooperazione su questioni di non proliferazione nucleare e di sicurezza globale, il che, a sua volta, contribuirà a migliorare il clima generale delle relazioni russo-americane. Come sottolineato nel rapporto successivo ai negoziati, uno di questi esempi positivi è il voto unanime all’ONU sulla risoluzione riguardante il conflitto ucraino. Putin e Trump hanno espresso reciproco interesse nella normalizzazione delle relazioni bilaterali, alla luce della speciale responsabilità della Russia e degli Stati Uniti nel garantire la sicurezza e la stabilità nel mondo. Le parti hanno esaminato un’ampia gamma di ambiti di cooperazione tra Mosca e Washington e hanno discusso una serie di idee volte a sviluppare una cooperazione reciprocamente vantaggiosa nei settori economico ed energetico. Trump ha anche sostenuto l’idea di Putin di organizzare partite di hockey negli Stati Uniti e in Russia tra giocatori russi e americani che militano nella NHL e nella KHL.

“Alcune discussioni”

La mattina del 18 marzo, il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov ha annunciato che la conversazione tra i presidenti era prevista per le 16:00-18:00, ora di Mosca. Ha ricordato che la conversazione tra i due leader è stata preceduta da “certe discussioni”, tra cui la recente visita dell’inviato speciale degli Stati Uniti Steven Witkoff a Mosca il 13 marzo e i colloqui tra Russia e Stati Uniti a Istanbul il 27 febbraio. Tra i temi principali della conversazione, il portavoce del leader russo ha menzionato il ripristino delle relazioni russo-americane e la risoluzione del conflitto in Ucraina. C’è una certa comprensione, ovviamente. Ma restano anche numerose domande, sia per quanto riguarda l’ulteriore normalizzazione delle nostre relazioni bilaterali, sia per quanto riguarda la soluzione ucraina. Tutto questo dovrà essere discusso dai due presidenti“, ha riferito Peskov.

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