“Attenti agli zingari, attenti agli zingar“, ha ripetuto la voce più volte, evocando forse il rischio di borseggi. Un fenomeno non nuovo per chi viaggia in metropolitana ma che potrebbe rivelarsi un equivoco:
a dover allarmare, infatti, dovrebbe essere il fenomeno criminale e non una specifica etnia, aggiungendo potenziali accuse di razzismo ad una situazione già di per sè per nulla facile. A segnalare la questione è stata una giornalista che su Twitter ha scritto:
“Metro A, Roma: dagli altoparlanti dei vagoni, una voce ad una stazione dice: ‘Attenti agli zingari, attenti agli zingari’. Poi torna ad annunciare le fermate: ‘Prossima fermata Barberini, uscita lato destro'”, racconta aggiungendo: “Chiedo al sindaco Roberto Gualtieri se è ammissibile”. Una volta appreso che in una stazione c’è stato un annuncio discriminatorio e offensivo, Atac, l’azienda capitolina che gestisce il trasporto pubblico nella Capitale, si è subito attivata ed ha individuato il responsabile:
“L’annuncio non era ovviamente registrato. Si è trattata di una iniziativa personale – fa sapere Atac – che l’azienda giudica inaccettabile”. Il responsabile, quindi, sarà sottoposto a “provvedimento disciplinare”. Immediato anche l’intervento del sindaco Roberto Gualtieri che su twitter condanna senza mezzi termini l’accaduto:
“È inammissibile e inaccettabile. Bene ha fatto l’Atac a prendere immediatamente provvedimenti nei confronti di chi si è reso responsabile di un gesto così offensivo e discriminatorio”. Un annuncio e un episodio che difficilmente sarà dimenticato da chi, con grande sorpresa, l’ha ascoltato. Certo è che quello degli scippi è oramai un fenomeno tristemente noto che andrebbe contrastato sempre con i giusti mezzi e provvedimenti, senza però cadere nelle generalizzazioni e enell’errore di associare un fenomeno criminoso ad una specifica etnia.