Il fondatore di Facebook si scusa per la censura senza scrupoli riguardo le notizie diffuse sul covid nel periodo della pandemia? Non proprio. Anzi. Ecco cosa ha dichiarato veramente Mark Zuckerberg:
“La disinformazione, credo, è sempre stata un problema molto spinoso perché ci sono cose che sono chiaramente false, giusto, che sono forse fattuali. Ma che potrebbero non essere dannose. Quindi, tipo, stai per censurare qualcuno solo perché sbaglia? Se non c’è una sorta di implicazione dannosa in quello che stanno facendo, penso che ci siano molte questioni e sfide reali a riguardo” – ha osservato l’ideatore di Facebook che ha quindi aggiunto:
“Ma poi credo che ci siano altri contesti in cui è davvero complicato, prendi ad esempio alcune delle questioni legate al COVID all’inizio della pandemia, dove c’erano reali implicazioni sulla salute ma non c’era stato il tempo di verificare a fondo una serie di presupposti scientifici. E, purtroppo, penso che molte delle istituzioni di riferimento, sai, abbiano tergiversato su un sacco di fatti e, sai, chiesto che molte cose fossero censurate che, in retrospettiva, si sono rivelate, sai, più discutibili o vere” – questo è quanto dichiarato da uno degli uomini più ricchi al mondo. In realtà, Zuckerberg, più che scusarsi sembra voler scaricare le responsabilità di “censura a raffica” alle “istituzioni” ammettendo di aver eseguito azioni di censura preventiva a raffica senza verifiche specifiche per ogni notizia.
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