Attenzione ai nostri connazionali che si recano in Malesia. Rischia tre anni di carcere chi indossa o vende orologi con i colori dell’arcobaleno, inclusi quelli prodotti da un noto marchio svizzero, in Malesia. Lo ha dichiarato oggi in una nota il ministero dell’interno del Paese a maggioranza musulmana, che ha intrapreso una battaglia contro i simboli Lgbtq+ (tra cui oggetti con i colori dell’arcobaleno), accusati di «nuocere alla morale». L’omosessualità è fuorilegge in Malesia e le persone della comunità Lgbtq+ sono vittime di continue discriminazioni:
Già a maggio, l’unità delle forze dell’ordine della Malesia presso il ministero dell’Interno ha fatto irruzione nei negozi in undici centri commerciali in tutto il Paese, inclusa la capitale Kuala Lumpur, alla ricerca di orologi recanti quelli che ha definito «elementi Lgbt». Chiunque «stampa, importa, produce o ha in suo possesso» tali oggetti rischia ora una pena detentiva fino a tre anni, ha decretato il ministero in una nota, in cui assicura che «il governo malese è impegnato a prevenire la diffusione di elementi dannosi o che possono essere dannosi per la morale». Chiunque indossi o distribuisca gli orologi potrebbe anche essere multato di 20’000 ringgit malesi (circa 4’000 euro), secondo l’avviso di divieto. La nota compagnia produttrice, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha avviato a giugno una causa contro il governo malese per il sequestro degli orologi, che «non promuovevano alcuna attività sessuale», segnalava la denuncia, ma sono «semplicemente un’espressione divertente e gioiosa di pace e amore».
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