Forse rifiuti degli astronauti i tre bolidi luminosi esplosi nei cieli del Sud Italia

Tre distinti bolidi luminosi sono stati avvistati in cielo nella serata del 25 agosto 2023 da svariate località del Sud Italia. Stando a quanto si apprende, stavolta non si tratterebbe di frammenti di origine naturale:

La mancanza del caratteristico colore verdastro – tipico invece dei meteoriti ricchi naturalmente di magnesio – infatti, avvalorerebbe l’ipotesi di frammenti di origine antropica (ad esempio, frammenti di satelliti in disuso o rifiuti degli astronauti). Un bolide spaziale, lo ricordiamo, è un meteoroide che entra nell’atmosfera terrestre e si riscalda fino a incandescere. I bolidi spaziali sono generalmente più luminosi delle stelle e possono essere visibili anche in pieno giorno. Gli astronomi non catalogano i bolidi spaziali perché sono troppo numerosi e difficili da osservare. I bolidi spaziali si verificano ogni giorno, ma solo una piccola parte di loro è osservata. Inoltre, i bolidi spaziali possono apparire in qualsiasi punto del cielo, rendendoli difficili da tracciare. Tuttavia, gli astronomi stanno lavorando su nuovi metodi per catalogare i bolidi spaziali. Questi metodi includono l’uso di telescopi automatici e di reti di rilevamento di meteore. Ecco alcuni fatti interessanti sui bolidi spaziali:

– Il bolide spaziale più luminoso mai osservato era il bolide di Tunguska, che esplose in Siberia nel 1908. L’esplosione del bolide di Tunguska ha abbattuto alberi su un’area di 2.000 chilometri quadrati.
– Il bolide spaziale più grande mai osservato è il bolide di Chelyabinsk, che esplose in Russia nel 2013. L’esplosione del bolide di Chelyabinsk ha danneggiato edifici e finestre in un’area di 1.500 chilometri quadrati.
– I bolidi spaziali possono viaggiare a velocità fino a 70 chilometri al secondo.
– I bolidi spaziali possono essere composti da una varietà di materiali, tra cui ferro, nichel e silicati.
– I bolidi spaziali possono essere un pericolo per la vita umana. Se un bolide spaziale è abbastanza grande, può causare danni significativi o persino la morte.

Per la Terra, le velocità di ingresso in atmosfera dei meteoroidi appartenenti al Sistema solare sono comprese fra gli 11,2 e i 72,8 km/s. L’attraversamento dell’atmosfera normalmente distrugge totalmente il meteoroide lasciando come residui solo polveri meteoritiche, che cadono molto lentamente verso il suolo in tempi dell’ordine dei giorni/settimane. A volte sopravvivono frammenti più cospicui: questi frammenti sono chiamati meteoriti; in genere arrivano al suolo dopo essersi frantumati a causa della resistenza aerodinamica incontrata dal meteoroide lungo la parte finale del suo percorso intratmosferico.

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