Una notizia che incurioserà gli amanti della novità ma che, probabilmente, farà invece storcere il naso negli oppositori della diffusione di un prodotto tanto discusso non solo per il suo debutto nel mercato europeo quanto per le incognite legate agli effetti sulla salute:
Parliamo della cosiddetta farina di grillo, oggi ingrediente per la produzione di uno specifico hamburger venduto anzitutto a Milano. Stando a quanto si apprende, al momento limited edition, il panino verrà venduto con mozzarella e crudo attraverso un impasto mescolato all’alga spirulina che lo renderà di un colore leggermente verdognolo. Il tutto rappresenta una conseguenza al via libera dell’Unione Europea che lo scorso gennaio ha autorizzato la vendita di prodotti alimentari ricavati da alcuni insetti. Tra essi, lo ricordiamo:
la farina della specie detta grillo domestico, nome scientifico Acheta domesticus (allevati, controllati e certificati per questo utilizzo). Nonostante ciò, in molti hanno sollevato dubbi soprattutto sulla chitina, componente dell’esoscheletro di questi animali ma tipica anche del guscio di altri artropodi, come quello dei crostacei (come gamberi, granchi ed aragoste), ritenuta poco digeribile e potenzialmente pro-infiammatoria per l’organismo umano. Aldilà di fake-news allarmistiche e bufale complottiste (che come sempre seguono la linea ), occorre comunque ricordare che, solitamente, noi umani non mangiamo i gusci di crostacei e pertanto gli effetti sull’organismo degli europei (si teme, persino cancerogeni nell’ipotesi di un consumo eccessivo) andrebbe verificato con studi scientifici nel tempo.
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