«Avere uno spinello non è un reato» – questa la decisione del Tar che si è pronunciato sul caso di uno studente – ancora minorenne – dell’Istituto tecnico agrario di Voghera, sospeso per tutto l’anno scolastico poiché trovato in possesso di stupefacenti dai professori. A seguito dell’episodio, il Codacons ha lanciato una petizione online su Change.org per chiedere la legalizzazione delle droghe leggere:
“Il caso di Voghera è solo l’ultima dimostrazione dell’esigenza di un intervento normativo in materia – spiega il Codacons – Il tema della legalizzazione è rimasto sullo sfondo mentre piano piano cambiavano le leggi e le sensibilità pubblica: i sondaggi, ormai, fotografano l’avvenuta trasformazione, e raccontano che anche gli italiani di repressione e divieti non ne possono davvero più. L’idea della legalizzazione di una droga controllata, anche nelle modalità di vendita, prende piede, anche per i vantaggi legati ad una simile misura. Sarebbe possibile infatti contrastare il commercio criminale di stupefacenti, rimpolpare le casse statali con le tasse provenienti da un mercato legale, ridurre le spese legate alle operazioni di repressione e, non ultimo, ridurre il sovraffollamento nelle carceri (la legge sulle droghe è il principale veicolo di ingresso nel sistema della giustizia italiana e negli istituti penitenziari)” – osservano dall’associazione nazionale che aggiunge:
“Gli effetti negativi di una possibile legalizzazione/depenalizzazione? Pochi, e tutto sommato secondari; gli effetti più temuti – incidenti stradali alle stelle e diffusione tra i minori e gli adolescenti – sono in generale smentiti o comunque ridimensionati dalle ricerche. L’esempio olandese, in particolare, dimostra che un mercato controllato fa aumentare le entrate fiscali ma non i consumi. Per tali motivi il Codacons ha lanciato alla pagina https://chng.it/W7ypCCP94b una petizione online in cui si chiede a Governo e Parlamento di legalizzare le droghe leggere, regolamentando, controllando e vigilando il settore, perché non si può più far finta di niente, regalando alle mafie e alle organizzazioni criminali un mercato del genere” – concludono dal Codacons.
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