Il dato di un aumento del 38% dei prezzi delle auto nuove in soli quattro anni è allarmante e fornisce una chiara spiegazione del boom del mercato dell’usato. Questa impennata dei costi è dovuta a una combinazione di fattori, tra cui:
Il calo delle vendite coinvolge inevitabilmente l’elettrico:
L’acquisto di un’auto nuova è diventato un lusso sempre più lontano dalla portata di molti: i prezzi sono infatti lievitati del 38% in appena quattro anni. Questo vertiginoso aumento ha innescato un vero e proprio boom del mercato dell’usato, dove il ceto medio trova un’alternativa più accessibile. La conseguenza diretta è un rallentamento del mercato dell’elettrico, ancora penalizzato da una scarsa offerta di veicoli usati e da prezzi di listino elevati. I dati parlano chiaro: nel 2023 i trasferimenti di proprietà sono schizzati dell’8,6%, superando i 5 milioni di unità. E il trend si conferma anche nel 2024, con un aumento del 3,97% dei passaggi di proprietà a settembre, a fronte di un calo delle immatricolazioni di nuove auto del 10,75%. La situazione che stiamo vivendo è un chiaro indicatore dei profondi cambiamenti in atto nel nostro Paese:
Situazione peggiore per chi era già in difficoltà economiche:
Il ceto medio è sempre più escluso dall’acquisto di auto nuove, vittima di un aumento dei prezzi vertiginoso. La spesa media è passata dai 21.000 euro del 2019 ai quasi 29.000 del 2023, un incremento del 38% in soli quattro anni. Un dato che stride con l’inflazione generale, pur elevata (+16,2%), e con la stagnante crescita dei salari, che hanno perso il 4,5% del loro potere d’acquisto in dieci anni. Questo divario crescente rende sempre più difficile per molte famiglie italiane permettersi un’auto nuova.
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