Il migliore amico dell’uomo è noto anche per alcune storie alquanto drammatiche, come quella di Laika, un cucciolo randagio di Mosca che divenne una delle prime creature viventi in orbita attorno alla Terra. Ma credere che questi animali possano anche esprimere vendetta nei confronti degli esseri umani appare una ricostruzione alquanto irrealistica? Diffondere “notizie” (o presunte tali) di questo tipo non può che confondere il lettore e indurlo a convincersi di una reputazione erronea nei confronti dei cani. Fatta questa doverosa premessa, passiamo alla notizia in questione, analizzata a fondo per la sezione dedicata al fact checking di Cronaca.news:
“Cane corre per 70 km per mordere l’ex padrone che lo ha abbandonato” – notizia vera o falsa? La risposta è molto semplice:
“Il cane percorre più di 100 km per mordere il suo proprietario dopo essere stato abbandonato“, si legge in un grafico condiviso in un post su Facebook del 18 luglio , che conta più di 1.000 interazioni. “Buon per il cane, spero che trovi una casa per sempre”, aveva commentato un utente di Facebook. “Adoro questo cane meraviglioso e mi piacerebbe possedere un cane così eroe!” disse un altro. Un animale domestico abbandonato che viene punito contro un proprietario negligente costituisce una storia unica. La presunta notizia è stata persino tradotta e condivisa sul alcuni siti web italiani. Tutto chiaro se non fosse che qualcuno ha “dimenticato” (volutamente per questioni di clickbait?) di precisare che la storia in questione è in realtà, del tutto fittizia. A conferma di ciò, anche l’approfondimento diffuso online dal giornale americano “Usa Today” che ha contattato l’autore del post originale per ricevere un commento, scoprendo che si è trattato di una:
“Storia originariamente pubblicata su un sito web di umorismo e satira”:
La notizia, dunque, è palesemente falsa. Una fake news o una bufala, se preferite. Di cani che hanno percorso grandi distanze per ricongiungersi con i loro proprietari ce ne sono stati, ma di certo non per sfogare sintomi venditativi. Nel 1924, Bobbie the Wonder Dog camminò per oltre 2.800 miglia dall’Indiana a Silverton, nell’Oregon, dove vivevano i suoi proprietari. Ma il cane menzionato nel post di Facebook è stato interamente inventato per una storia satirica pubblicata online nel 2018. La storia, intrisa di errori grammaticali e descrizioni assurde, è stata pubblicata da There is News. Un collegamento a un disclaimer legale in fondo all’articolo avverte i lettori: “Il contenuto di TIN è finzione e non corrisponde alla realtà. Tutti i riferimenti, nomi, marchi o istituzioni che appaiono sul sito sono utilizzati come elementi contestuali, come in qualsiasi racconto di romanzo o narrativa.”
La nostra valutazione: la satira non va assolutamente confusa con fatti reali
Sulla base della nostra ricerca – a sua volta basata sul lavoro di Usa Today – non possiamo fare altro che appurare come quella menzionata sia un esempio di fake news potenzialmente dannosa. Sebbene il cane protagonista della storiella fasulla abbia reagito negativamente contro l’autore dell’abbandono (dunque, presentandosi potenzialmente come un racconto con una presunta morale) non aiuta i lettori a comprendere il funzionamento reale dei sentimenti dei cani che non provano vendetta, non di certo in maniera esagerata come può invece accadere (purtroppo) tra gli esseri umani. Diffondere queste notizie, quindi, può rivelarsi controproducente e potenzialmente dannoso per l’immagine dei nostri amici a quattro zampe, già in troppi casi maltrattati e demonizzati per responsabilità che, evidentemente non hanno. La storia, lo ribadiamo ancora una volta, è stata pubblicata su un sito web di umorismo e satira nel giugno 2018. Il sito stesso contiene un disclaimer che avverte che la storia, insieme ad altri contenuti, è finzione.
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