A fine novembre 2023, un’aquila reale è stata trovata in gravi condizioni sulle montagne di Tione, in Trentino. L’animale, un maschio adulto, era immobile e incapace di volare. I forestali, allertati da un escursionista, sono intervenuti tempestivamente e hanno recuperato l’aquila, trasportandola al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Trento. Le analisi diagnostiche hanno rivelato che l’aquila era stata avvelenata da piombo:
Il piombo, presente in alcuni tipi di munizioni da caccia, può essere ingerito dagli animali selvatici che si nutrono di carcasse di animali abbattuti. L’avvelenamento da piombo può causare gravi danni neurologici e motori, spesso fatali. Fortunatamente, l’aquila di Tione è sopravvissuta grazie alle cure tempestive del team del CRAS. I veterinari hanno stabilizzato l’animale e lo hanno sottoposto a un lungo processo di detossicazione. L’aquila è stata inoltre alimentata e riabilitata, con esercizi di fisioterapia per recuperare la funzionalità degli arti inferiori. Dopo alcuni mesi di cure e riabilitazione, l’aquila è stata finalmente rimessa in libertà:
A fine febbraio 2024, il rapace è tornato a volare sulle montagne di Tione, in un emozionante momento di speranza e di rinascita. La storia di questa aquila è un esempio della grave minaccia che il piombo rappresenta per la fauna selvatica. È importante sensibilizzare i cacciatori e le autorità sull’utilizzo di munizioni non tossiche, per proteggere gli animali selvatici e la biodiversità. Inoltre, questa vicenda evidenzia il prezioso lavoro svolto dai centri di recupero fauna selvatica. Grazie al loro impegno e alla loro dedizione, animali come l’aquila di Tione possono avere una seconda possibilità di vita.
Ne ha parlato anche il Tgr Trentino: https://www.rainews.it/tgr/trento/video/2024/02/cosi-laquila-avvelenata-dal-piombo-e-tornata-in-liberta-6ebfdf14-8a3f-4fa7-b94b-6140c69c0107.html
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