Definito un “eroe”, il cosiddetto “fleximan” sta facendo razzie di autovelox nel Nord Italia, abbattendoli attraverso l’uso di un flex:
Stando a quanto si apprende, l’ultimo “colpo” è accaduto sulle Dolomiti, dove si è verificato l’abbattimento di una serie iniziata a maggio. Tra gli ultimi atti, la decapitazione dell’autovelox di Passo Giau e quello di Rosolina. Il primo è definito tra “gli apparecchi più redditizi d’Italia” come se la sicurezza stradale rappresentasse solo una questione economica, giustificata, a quanto sembra, proprio dai leoni da tastiera che stanno difendendo questo soggetto, senza ricordarsi (o fingendo di dimenticarsene) che su buona parte delle strade dove sono presenti gli autovelox sono decedute molte persone. L’abbattimento di questi strumenti non gioverà nemmeno ai cittadini, in quanto i costi del loro ripristino non potranno che ricadere nelle casse delle istituzioni costrette a riparare il danno. Intanto, il signor “fleximan” è stato anche immortalato dalle telecamere e le forze dell’ordine sarebbero sulle sue tracce. Questione differente, poi, riguarda i disagi causati da svariati automobilisti che, ignati della presenza di autovelox, hanno lamentato molteplici multe nel giro di pochi giorni. Questa problematica, anch’essa grave, va però affrontata attraverso vie legali. Il link ad un servizio televisivo diffuso sul web:
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