“Giustizia per gli insegnanti specializzati sul sostegno in Europa”

Gli insegnanti specializzati sul sostegno in Europa pretendono giustizia. E’ quanto riportato nel testo integrale della lettera inviata dai docenti abilitati e specializzati europei.

«A seguito delle notizie che giungono dal Ministero Istruzione, in merito all’esito del confronto con i sindacati peraltro su posti non in organico di diritto ma di fatto, secondo cui vi è un passo indietro rispetto alla proposta modifica dell’art.7 co.4 lett.E della OM n°112/2022: facciamo presente che le azioni legali di tutela dei diritti degli abilitati e specializzati sul sostegno all’estero, previsti dalla Direttiva UE n°36/2005 proseguiranno nelle sedi giudiziarie, poichè non appare condivisibile tale posizione: a tal proposito si rammenta che a maggio verrà discussa innanzi al Consiglio di Stato, la nuova sospensiva e l’istanza di rinvio alla Corte Europea presentata ex art 267 del TFUE per discriminazione del diritto al lavoro, derivante dall’art.7 co.4 lett.E della OM n°112/2022 che impedisce il conferimento delle supplenze».

«Ad ogni modo interverremo anche presso il Governo, perchè il decreto legge , a cui si fà riferimento nei comunicati sindacali e che sembra ora essere preferito come strumento di intervento per la regolamentazione di taluni aspetti relativi alla spendibilità del titolo conseguito ed in attesa di riconoscimento del Ministero, sia formulato in modo tale da garantire il diritto al lavoro nelle GPS e l’accesso alle procedure di immissione in ruolo anche a favore degli abilitati all’estero, in coerenza con le procedure di reclutamento straordinarie già adottate in passato ( es  art 59 co.4 D.L.n°73/2021), e in piena attuazione dei principi delle sentenze della Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato. Assistiti dagli avvocati e gli esponenti che difendono la nostra causa, sottoporremo alla commissione europea una proposta di risarcimento danni contro il ministero, per negazione del diritto di accesso parziale, inadempienza, violazione totale delle tempistiche di valutazione, danni morali, psicologici. Infine, attraverso una raccolta di documenti, chiederemo un risarcimento dei danni ad alcuni sindacati e altri che ci hanno diffamato, per portare avanti i loro business, come da documentazione che presenteremo» – concludono gli abilitati e specializzati europei.

 

Ricordiamo che è possibile seguire tutti gli aggiornamenti di cronaca.news anche su Facebook (cliccando qui) o iscrivendosi al canale Telegram (cliccando qui).