Divenuta virale, la notizia riguardante un esemplare di polpo che avrebbe trascinato un povero cagnolino nelle profondità delle acque marine ha fatto subito discutere, facendo indignare molti utenti che hanno sottolineato la pericolosità di un mollusco – il polpo – in realtà esagerata. Una notizia vera “per metà” perché andrebbe raccontata con più accuratezza per informare meglio i lettori:
Stando a quanto si apprende, infatti, numerosi giornali online – anche piuttosto famosi – hanno riportato la news che parla di un cagnolino morto e trascinato da un grosso polpo nelle acque di Palinuro, in Campania. Tuttavia, altre fonti hanno riportato dovute precisazioni che parlano di un cagnolino già morto quando il corpicino dell’animale è stato allontanato da un polpo che nel frattempo avrebbe tentato di appropriarsene come istinto (e non cattiveria) comanda. La notizia, dunque, va descritta nella maniera giusta onde evitare equivoci e diffondere inutili e dannosi allarmismi su questi animali selvatici:
Forse complici anhe avvistamenti di polpi avvinghiati a gabbiani e persino aquile salvate in tempo, la news ha gettato cattiva luce su un animale, il polpo, ingiustamente descritto come “aggressivo” quando invece, almeno in questo caso specifico, avrebbe semplicemente tentato di divorare un animale già morto. Come riportato anche da un sito antibufala, infatti, la descrizione credibile dell’episodio parla di un animale marino avvicinatosi solo in un secondo momento, dopo che il povero cucciolo era annegato perché finito accidentalmente in mare. Sul luogo dell’accaduto sono poi intervenuti i Vigili del Fuoco che non hanno potuto fare altro che recuperare il corpicino dello sfortunato cagnolino. In realtà, simili episodi dovrebbero più che altro sottolineare l’importanza del controllo degli animali domestici in spazi aperti che, qualora non sorvegliati adeguatamente, rischiano di farsi male e, talvolta, persino di perdere la vita.
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