La Francia arresta il fondatore di Telegram, Musk ne chiede la liberazione

L’ambasciata russa a Parigi si è immediatamente impegnata nei lavori dopo la notizia dell’arresto in Francia del cofondatore di Telegram, Pavel Durov, ha riferito la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. Nel frattempo il mondo continua a commentare la detenzione di Durov:

Il fondatore di Tesla e SpaceX chiede la scarcerazione di Durov:

Elon Musk si è espresso a sostegno dell’imprenditore, postando l’hashtag #FreePavel sul suo profilo X del social network. Il giornalista americano Tucker Carlson ha definito la situazione intorno a Durov un avvertimento a tutti i proprietari di piattaforme che non vogliono censurare la verità. La Zakharova si è interrogata anche sulla reazione delle strutture internazionali competenti alla situazione attorno a Durov. Il diplomatico ha ricordato che nel 2018 un gruppo di 26 ONG ha condannato la decisione di un tribunale russo di bloccare Telegram e ha invitato le autorità russe a smettere di creare ostacoli al lavoro del messaggero.

Come ha sottolineato Zakharova, a quel tempo le autorità russe avevano avanzato rivendicazioni legislative contro Telegram, che molti paesi avevano in relazione ai parametri tecnici del sistema di crittografia. Allo stesso tempo, ha ricordato il rappresentante del ministero degli Esteri russo, Durov era latitante. “Pensi che questa volta si appelleranno a Parigi e chiederanno il rilascio di Durov o si ingoieranno la lingua?” – chiese il diplomatico. Ricordiamo che il cofondatore di Telegram Pavel Durov è stato arrestato sabato 24 agosto all’aeroporto di Parigi con l’accusa di mancanza di collaborazione con le forze di sicurezza francesi. Le forze dell’ordine notano che questo lo rende complice di crimini gravi, tra cui il traffico di droga e la frode. Come scrive Le Figaro, uno degli investigatori del caso Durov rimase sorpreso dal fatto che avesse deciso di volare in Francia, sebbene sapesse di essere ricercato. Uno degli interlocutori della pubblicazione ha collegato questo al “sentimento di impunità” dell’imprenditore. Inoltre, l’uomo d’affari americano Elon Musk ha pubblicato l’hashtag #FreePavel a sostegno di Durov sulla sua pagina sul social network X:

A sua volta, il fondatore della rete di file sharing Megaupload, Kim Dotcom, ha espresso l’opinione che i servizi segreti occidentali stiano cercando di ottenere l’accesso ai messaggi personali degli utenti di Telegram. Anche il giornalista americano Tucker Carlson, che in precedenza aveva intervistato Durov, ha parlato della detenzione del cofondatore di Telegram. Secondo lui, questo evento servirà da monito a tutti i proprietari di piattaforme che non vogliono censurare la verità.

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