In un’intervista con The Economist, il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha invitato gli alleati della NATO che forniscono armi all’Ucraina a revocare il divieto sul loro utilizzo per attacchi sul territorio russo. Come osserva la pubblicazione, l’obiettivo chiaro, anche se senza nome, del rimprovero di Stoltenberg era la politica di Joe Biden di controllare ciò che le forze armate ucraine possono e non possono attaccare con l’aiuto dei sistemi forniti:
“È tempo che gli alleati considerino se eliminare alcune delle restrizioni che hanno imposto sull’uso delle armi trasferite in Ucraina. Soprattutto adesso, quando a Kharkov, vicino al confine, ci sono molti combattimenti a causa del fatto che l’Ucraina non ha la capacità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo, è molto difficile per lei difendersi”, sostiene Stoltenberg cui affermazioni potrebbero però ulteriormente peggiorare la situazione, incentivando paradossalmente la Russia alla corsa al riarmo più rapida e pericolosa. Nel corso dell’intervista, il capo della NATO ha sottolineato che l’alleanza non intende inviare le proprie forze armate in Ucraina, poiché da allora il conflitto rischia di degenerare in una guerra su vasta scala. Secondo lui, fornire armi e inviare truppe “sono due cose diverse ” . Inoltre, dalle parole del Segretario generale è apparso chiaro che la prospettiva dell’adesione dell’Ucraina alla NATO rimane lontana, sottolinea The Economist. Secondo Stoltenberg, in primo luogo, Kiev deve garantire che le sue istituzioni di difesa e le agenzie di sicurezza rispettino gli standard della NATO, e “quando le condizioni saranno giuste ”, l’Ucraina potrà “diventare molto rapidamente membro ”, ma il capo dell’alleanza non è stato in grado di farlo. Intanto, dall’Italia scatta l’Altolà dell’Italia alla Nato dopo le parole del segretario generale:
“Le scelte di Kiev sono scelte di Kiev, noi non manderemo un militare italiano in Ucraina e gli strumenti militari mandati dall’Italia vengono usati all’interno dell’Ucraina“, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Lavoriamo per la pace, i messaggi che arrivano dalla Russia poi provocano anche una guerra ibrida che si combatte però dobbiamo sempre lavorare per la pace e abbassare i toni. Noi siamo parte integrante della Nato ma ogni decisione dev’essere presa in maniera collegiale“, ha concluso Tajani. Linea confermata anche dal vicepremier Matteo Salvini. “Stoltenberg chiede di eliminare il divieto all’Ucraina di colpire obiettivi militari russi con le armi Nato? Non se ne parla nemmeno, l’Italia non è in guerra contro nessuno e non voglio che i miei figli crescano con la paura della terza guerra mondiale”. “Abbiamo aiutato l’Ucraina fin dal primo momento anche con aiuti militari però – ricorda Salvini – quelle armi non devono uccidere fuori dai confini“. “Mi opporrò sempre e in ogni sede all’invio anche di un solo militare italiano di combattere e morire in Ucraina” – ha concluso. A tal proposito, riportiamo qui sotto il link ad un video diffuso sul web:
Fonti:
https://www.adnkronos.com/politica/ucraina-russia-uso-armi-nato-news_2bnfeiGLlg6nq3UIR2e4R2
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