L’Italia e le sue bellezze artistiche e naturali viste da una prospettiva insolita e suggestiva. Questo è quello che troverete nei 12 scatti che comporranno il calendario 2024 della Polizia di Stato, che a partire da oggi, giornata mondiale della fotografia, è prenotabile presso le questure di tutte le province. Il “punto di vista” sarà quello del maestro della fotografia Massimo Sestini vincitore del World press photo nel 2015. Dopo la collaborazione del 2016, torna ad essere lui l’autore del calendario che, nel 2024, avrà come protagoniste le più belle località della nostra penisola e la Polizia di Stato, che in quei luoghi è impegnata nel garantire la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia dall’ambiente.
Dalle Tre cime di Lavaredo alle arcate illuminate del Colosseo; dal disegno architettonico della Galleria liberty di Milano ad uno scorcio suggestivo di Napoli; dallo zampillare della fontana di Piazza San Carlo a Torino a quello di una fontana di Villa d’Este a Tivoli; dai Quattro Canti di Palermo alla splendida Matera. Un viaggio di 12 mesi tra le meraviglie d’Italia, in compagnia delle donne e degli uomini della Polizia di Stato.
Il calendario 2024 avrà, come sempre, una finalità solidale e benefica. Il ricavato delle vendite finanzierà il piano di assistenza della Polizia di Stato “Marco Valerio”, dedicato alle famiglie di poliziotti con figli gravemente malati, ed il progetto del Comitato italiano per l’Unicef “Nigeria – per ogni bambino e bambina: un futuro”, che si pone come obiettivo quello di migliorare l’accesso all’istruzione, garantire la sicurezza delle scuole e ampliare le infrastrutture scolastiche del Paese dell’Africa centrale. Il costo è di 8€ per quello da parete e 6€ per quello da tavolo. Puoi prenotare la tua copia seguendo 3 semplici passi:
- versamento sul conto corrente postale nr. 745000 intestato a “Comitato italiano per l’Unicef”
- causale “Calendario della Polizia di Stato 2024 per il progetto Unicef “Nigeria – per ogni bambino e bambina: un futuro”
- consegna la ricevuta di pagamento all’Ufficio relazioni con il pubblico della tua questura di riferimento.