I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Verbania hanno arrestato, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale della città’, un 49enne e un 45enne rispettivamente di origine albanese e romena. I due sono accusati di furto continuato aggravato in concorso nonche’, per il 49enne, di possesso di documenti falsi. Le indagini sono state avviate a fine agosto, quando alcuni cittadini avevano segnalato un sospetto malfunzionamento di alcuni sportelli bancomat di Stresa e Baveno. In sostanza, gli ignari correntisti avevano effettuato tutte le operazioni per prelevare dei contanti alla cassa automatica ma, sebbene lo schermo non segnalasse alcuna anomalia, le banconote non erano fuoriuscite. L’home-banking pero’ indicava che il prelevamento risultava regolarmente effettuato. Data la grande quantita’ di segnalazioni concentrate nel fine settimana, momento in cui le banche sono chiuse e per cui diviene complicato chiedere spiegazioni, sul caso hanno iniziato ad indagare gli investigatori del comando provinciale di Verbania.
Ben presto è parso chiaro che non si trattava di un malfunzionamento, bensì dell’azione fraudolenta dei due complici. Utilizzando un apposito congegno collocato all’interno dell’erogatore di banconote, i due riuscivano a bloccare la fuoriuscita del contante che rimaneva “intrappolato” nel marchingegno fraudolentemente installato. Dopo alcuni prelievi, i due ritornavano allo sportello rimuovendo il dispositivo, ed impossessandosi del malloppo: un bottino di oltre 4.000 euro in due soli giorni. Fatali per i due le immagini di videosorveglianza ed un attento studio degli smartphone che erano geolocalizzati sul luogo dell’evento. Cosi’ gli uomini dell’Arma sono riusciti ad identificarli con certezza, richiedendo all’autorita’ giudiziaria il loro arresto. I due sono stati rintracciati a Milano, e verranno interrogati dal Gip nei prossimi giorni.