Gli agenti della Squadra mobile di Livorno hanno eseguito cinque misure cautelari a medici ed infermieri e indagato numerosi altri per i reati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, truffa aggravata ai danni di enti pubblici, falsità in atti e false attestazioni o certificazioni. Gli arrestati lavoravano tutti alla sede livornese del Servizio assistenza sanitaria naviganti. Grazie alle indagini dei poliziotti sono stati accertati numerosi reati, soltanto da novembre 2022 a gennaio 2023 gli episodi contestati sono 27. In particolare:
un infermiere produceva, sotto pagamento di somme dai 50 ai 100 euro, false certificazioni mediche a personale navignate utilizzando le credenziali di dottori del Servizio in cui lavorava. Anche un medico è stato riconosciuto responsabile di aver fatto alcuni certificati per malattie non accertate, sempre in cambio di denaro. L’infermiere sopra descritto poi, insieme a due medici, ha falsificato numerosi certificati di malattia. In particolare i medici, in qualità di pubblici ufficiali, hanno redatto attestazioni di visite mediche in realtà mai effettuate mentre l’infermiere ha compilato materialmente le relative certificazioni. È stato accertato anche come alcuni medici ed infermieri erano soliti consegnare il proprio badge ad altri colleghi affinché lo timbrassero per risultare in servizio quando invece erano assenti dal lavoro.