E’ morto Andreas Brehme, un calciatore e allenatore di calcio tedesco, di ruolo difensore o centrocampista. Con la nazionale tedesca è diventato campione del mondo nel 1990, vicecampione del mondo nel 1986 e vicecampione d’Europa nel 1992.
Ritenuto uno dei più forti terzini della sua generazione,[2][3][4] dopo gli esordi nel Barmbek-Uhlenhorst e nel Saarbrücken ha militato per cinque stagioni nel Kaiserslautern e per due nel Bayern Monaco, con cui ha conquistato un campionato tedesco (1986-1987) e una Supercoppa di Germania (1987); si è quindi trasferito all’Inter, vincendo lo scudetto dei record (1988-1989), una Supercoppa italiana (1989) e una Coppa UEFA (1990-1991) nell’arco di un quadriennio. Tornato al Kaiserslautern dopo una parentesi al Real Saragozza, ha vestito per altre cinque stagioni la maglia del club tedesco, con cui vinse una Coppa di Germania (1995-1996), un campionato di seconda divisione (1996-1997) e, da comprimario, un’ulteriore edizione della Bundesliga (1997-1998).
Ha fatto parte della nazionale prima e dopo la riunificazione tedesca, totalizzando 86 presenze e 8 reti. Con la Mannschaft ha disputato tre campionati d’Europa (Francia 1984, Germania Ovest 1988 e Svezia 1992), venendo inserito nella formazione ideale delle edizioni 1984[5] e 1992,[6] e altrettanti campionati del mondo (Messico 1986, Italia 1990 e Stati Uniti 1994), entrando nell’All-Star Team della vittoriosa edizione 1990,[7] in cui ha realizzato, su calcio di rigore, il gol che ha deciso la finale; nello stesso anno si è classificato 3º nella corsa al Pallone d’oro.[8] Ha inoltre partecipato ai Giochi di Los Angeles 1984 con la nazionale olimpica.
Ritiratosi, ha intrapreso la carriera da allenatore, guidando il Kaiserslautern, l’Unterhaching e, come vice di Giovanni Trapattoni, lo Stoccarda. È morto la mattina del 20 febbraio 2024, in seguito ad un arresto cardiaco.[9]
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