No, l’enocione preistorico non è stato clonato. Ecco perché

Negli ultimi anni, Colossal Biosciences ha attirato l’attenzione del pubblico e della comunità scientifica per i suoi ambiziosi progetti di ingegneria genetica, in particolare per quanto riguarda il tentativo di riportare in vita specie estinte, come il mammut lanoso. Tuttavia, è fondamentale chiarire che ciò che l’azienda sta cercando di realizzare non è esattamente la clonazione di animali estinti, ma piuttosto un processo di ingegneria genetica che presenta differenze significative rispetto alla clonazione tradizionale. In questo articolo cerchiamo di fare chiarezza su questo aspetto:

Differenze tra clonazione tradizionale e creazione di un surrogato genetico:

Il processo di clonazione, nel suo senso più comune, implica la creazione di un organismo geneticamente identico a un altro. Questo processo è stato reso famoso dal caso della pecora Dolly, il primo mammifero clonato da una cellula somatica. La clonazione richiede l’uso di cellule somatiche dell’animale da clonare e la loro fusione con un ovulo, da cui è stato rimosso il nucleo. Il risultato è un organismo che possiede lo stesso patrimonio genetico del donatore. Come ricorda il sito web di divulgazione scientifica GloboChannel.com, la Colossal Biosciences, invece, sta utilizzando un approccio diverso, che si basa sull’ingegneria genetica e sulla modifica del DNA. L’azienda non sta semplicemente cercando di clonare un mammut lanoso, ma piuttosto di ricreare le caratteristiche genetiche di questa specie estinta utilizzando il DNA di elefanti moderni, i loro parenti più prossimi. Nello specifico, ciò che l’azienda chiama enocione è in realtà un lupo grigio moderno con Dna modificato in base alle caratteristiche del codice genetico dell’animale preistorico, prelevato da reperti fossili. Questo processo implica l’identificazione e l’inserimento di specifici geni che conferiscono ai mammut le loro caratteristiche uniche, come il pelo spesso e la capacità di adattarsi a climi freddi. Il concetto è stato ribadito anche in un successivo approfondimento diffuso online dal Time:

Le Differenze Fondamentali:

  1. Genetica vs. Identità: Mentre la clonazione produce un organismo geneticamente identico, l’approccio di Colossal Biosciences mira a creare un ibrido che possiede alcune caratteristiche del mammut, ma che non è un clone diretto. Questo significa che l’animale risultante avrà un patrimonio genetico unico, combinando elementi di diverse specie.
  2. Obiettivi Scientifici: L’obiettivo di Colossal non è solo quello di “riportare in vita” il mammut, ma anche di studiare le implicazioni ecologiche e scientifiche di tali esperimenti. La creazione di un ibrido potrebbe fornire informazioni preziose su come le specie si adattano e si evolvono in risposta ai cambiamenti ambientali.
  3. Etica e Conservazione: La clonazione di specie estinte solleva questioni etiche significative, tra cui il benessere degli animali e le implicazioni per la biodiversità. L’approccio di Colossal Biosciences, che si concentra sulla modifica genetica, potrebbe offrire un’alternativa più sostenibile e responsabile, contribuendo alla conservazione delle specie minacciate.

In sintesi, mentre Colossal Biosciences sta lavorando su progetti che coinvolgono la genetica di specie estinte, è importante comprendere che questi non sono semplici casi di clonazione. L’azienda sta esplorando un territorio innovativo che combina ingegneria genetica e biologia evolutiva, con l’obiettivo di creare organismi che possano contribuire a una migliore comprensione della biodiversità e della conservazione. Una mission che sta facendo discutere, anche per i suoi potenziali risvolti etici: in molti si chiedono se abbia realmente senso produrre in laboratorio specie “ibride” che richiamano quelle estinte. La distinzione tra clonazione e ingegneria genetica è cruciale per valutare le implicazioni scientifiche, etiche e ecologiche di tali progetti. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni video-approfondimenti diffusi sul web:

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