Provare l’angoscia di non trovare il proprio figlio all’uscita di scuola: è quello che è accaduto a un padre a Udine, il quale ha vissuto quaranta minuti di puro terrore. Alla fine delle lezioni, recatosi come al solito fuori dall’edificio scolastico, si è ritrovato di fronte a un vuoto incolmabile:
Il suo bambino non c’era. E’ così partita una frenetica ricerca, un susseguirsi di domande e richieste di aiuto. Mai avrebbe potuto immaginare che il suo piccolo fosse finito nelle braccia della nonna di un suo compagno di classe. A quanto pare, la donna, convinta di avere di fronte il proprio nipote, lo aveva preso per mano e portato via con sé per svolgere le consuete attività pomeridiane. Il cappuccio e la sciarpa, simili a quelli del suo vero nipote, l’avrebbero ingannata in modo clamoroso. E’ quanto si apprende da fonti telematiche:
Il bambino “sbagliato” portato all’allenamento destinato al suo compagno di classe:
Secondo la ricostruzione, l’equivoco sarebbe venuto alla luce soltanto quando la nonna, insieme al bambino “sbagliato”, si è presentata agli allenamenti di calcio. L’allenatore, notando un volto sconosciuto tra i piccoli calciatori, ha posto una domanda che ha gelato il sangue alla donna: “Signora, ma questo bimbo chi è?“. A quel punto, la realtà l’ha travolta. Realizzando l’errore commesso, la nonna è tornata immediatamente a scuola, dove ha trovato il padre del bambino in preda al panico e il suo vero nipote che l’attendeva con impazienza:
La donna ha chiesto scusa, fornendo una ricostruzione:
Mortificata, l’anziana signora ha cercato di giustificarsi attribuendo lo scambio all’inganno del cappuccio e della sciarpa. Fortunatamente, questa disavventura si è conclusa senza conseguenze gravi, ma è lecito immaginare che, da quel giorno in poi, almeno uno dei due bambini abbia cambiato completamente abbigliamento.
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