Se il granchio blu ha un sapore amaro potrebbe essere colpa di un parassita: individuato nel 97% degli esemplari analizzati in acque italiane

Una scoperta scientifica italiana sta scuotendo il mondo della pesca: il granchio blu (nome comune del Callinectes sapidus, crostaceo originario della costa atlantica americana), ormai una presenza invasiva nelle nostre lagune, è stato trovato infetto da un parassita che ne compromette la qualità e la sicurezza alimentare. A rilevare la presenza del parassita Hematodinium sono stati i ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe). Questo piccolo organismo, una volta penetrato nel corpo del granchio, innesca una serie di reazioni che portano alla cosiddetta “malattia del granchio amaro” (dall’inglese Bitter Crab Disease). Il parassita si nutre delle riserve energetiche dell’animale, indebolendolo e alterando il sapore della sua carne, rendendola amara e poco appetibile:

Un impatto sulla salute e sull’economia:

Sebbene Hematodinium non sia dannoso per l’uomo, il consumo di granchio blu crudo o poco cotto può comportare altri rischi per la salute, come infezioni gastrointestinali causate da altri batteri presenti sul crostaceo. Pertanto, si raccomanda vivamente di consumare il granchio blu solo dopo un’adeguata cottura. Le indagini condotte dall’IZSVe hanno evidenziato una diffusione significativa del parassita nelle lagune del Nord Adriatico, con tassi di infezione particolarmente elevati in alcune zone. In particolare, gli esemplari provenienti dall’Emilia Romagna hanno mostrato una maggiore presenza del parassita, con conseguenze negative sulla vitalità e sul valore commerciale dei granchi. Oltre a rappresentare una minaccia per il settore della pesca, la diffusione di Hematodinium potrebbe avere conseguenze negative sull’ecosistema delle lagune. Il parassita, infatti, potrebbe infettare anche altre specie di crostacei, alterando l’equilibrio naturale di questi ambienti. Per affrontare questa emergenza, è necessario intensificare i controlli sui granchi blu, sia in fase di pesca che di commercializzazione. Inoltre, è fondamentale sensibilizzare i consumatori sull’importanza di consumare prodotti ittici freschi e ben cotti.

Il futuro del granchio blu:

Al momento, non è ancora chiaro quale sarà l’impatto a lungo termine di questa infezione sulla popolazione di granchi blu. Sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere meglio la biologia del parassita e sviluppare strategie efficaci per combatterlo. La scoperta del parassita Hematodinium rappresenta una nuova sfida per il settore della pesca e per la tutela della salute dei consumatori. È fondamentale agire in modo coordinato e tempestivo per contenere la diffusione dell’infezione e salvaguardare la sostenibilità di questo importante settore economico. Link video:

Fonti:

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