Con l’operazione “pressing” i poliziotti della questura di Cosenza hanno arrestato 20 persone indagate per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e detenzione abusiva di armi, smantellando così una organizzata rete di spacciatori. Gli agenti della Squadra mobile hanno condotto un’intensa attività investigativa che ha permesso di cristallizzare la diffusa operatività degli indagati nel corso di circa 12 mesi. Si è così scoperta una sistematica cessione di sostanze stupefacenti in diverse piazze di spaccio a Cosenza. Gli indagati erano pronti a rifornirsi reciprocamente di droga nelle varie zone cittadine per soddisfare le richieste della propria clientela di diversa estrazione sociale. È inoltre emerso il dilagante uso della forza intimidatrice degli indagati al fine di recuperare i crediti derivanti dalla cessione di droga degenerato, in qualche occasione, in violente aggressioni fisiche.
Peraltro si è circostanziata la pericolosità di alcuni di loro con l’accertata detenzione e porto illegale di armi. Nonostante gli arresti domiciliari, alcuni degli indagati hanno continuato l’attività di spaccio avvalendosi anche del contributo dei loro familiari che, all’occorrenza, diventavano preziosi collaboratori nelle cessioni di droga e nel recupero crediti. Nel corso dell’indagine gli investigatori hanno sequestrato oltre 8 chili di marijuana, 200 grammi di cocaina e un chilo e mezzo di hashish ed eroina. A conclusione dell’operazione i poliziotti hanno condotto 5 indagati in carcere, 10 agli arresti domiciliari, mentre ad altri 5 è stato imposto l’obbligo di presentazione alla P.G.