Sparano fuochi d’artificio durante il concerto: 59 morti per un incendio. La strage in Macedonia del Nord – video

Nella notte scorsa, una discoteca di Kocani, nell’est della Macedonia del Nord, è stata teatro di un disastroso incendio che ha portato a un bilancio tragico di 59 vittime, con oltre 100 feriti:

Sparano “botti” in discoteca: 59 morti per un incendio. La strage in Macedonia del Nord:

L’agenzia di stampa online Sdk ha riportato che l’incendio è scoppiato intorno alle 3 del mattino, durante un concerto del popolare duo hip-hop Dnk, attirando un pubblico di oltre mille persone, principalmente giovani. Le prime indagini suggeriscono che l’incendio potrebbe essere stato causato dall’uso di dispositivi pirotecnici, utilizzati per gli effetti luminosi del concerto. Le fiamme si sono rapidamente propagate dalla struttura del tetto, avvolgendo il locale in un denso fumo e rendendo difficile la fuga per i presenti. I feriti, tra cui membri della band, sono stati trasportati negli ospedali di Kocani, Stip e Skopje, con il ministro della Sanità Arben Tarabari che ha confermato un totale di 118 ricoverati. Il ministro dell’Interno, Pance Toskovski, presente sul luogo della tragedia, ha dichiarato che buona parte delle 59 vittime sono già state identificate. In seguito all’incidente, sono stati arrestati gli organizzatori del concerto e uno dei proprietari del locale, con mandati di arresto emessi per quattro persone coinvolte. Le autorità locali hanno avviato un’inchiesta per chiarire le circostanze che hanno portato a questa catastrofe.

Il premier Hristijan Mickoski, presente sul posto, ha espresso il suo profondo cordoglio per le vittime e ha descritto la giornata come “difficile e triste per la Macedonia del Nord“. Ha esortato le istituzioni competenti a prendere misure urgenti per supportare le famiglie colpite e garantire assistenza ai feriti, augurando loro una pronta guarigione. La discoteca ‘Pulse’, che era già stata utilizzata in passato per eventi con fuochi d’artificio, si trovava in una struttura improvvisata, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione degli eventi pubblici nel paese. La comunità di Kocani, una città di circa 30.000 abitanti, è in lutto per la perdita di così tanti giovani, e la tragedia ha scosso profondamente l’intera nazione. Le autorità continuano a lavorare per fornire supporto alle famiglie delle vittime e per garantire che simili incidenti non si ripetano in futuro. La Macedonia del Nord si trova ora di fronte a una sfida non solo nel gestire le conseguenze immediate di questa tragedia, ma anche nel rivedere le normative sulla sicurezza degli eventi pubblici. Un monito anche per le altre nazioni: a far discutere sono ancora una volta i cosiddetti “botti“, già vietati da molteplici comuni italiani a tutela della salute dell’ambiente, oltre che per garantire la sicurezza pubblica. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni servizi giornalistici diffusi sul web:

 

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