Negli ultimi giorni, un evento drammatico ha colpito la fauna selvatica dei nostri monti. Un stormo di fenicotteri, solitamente avvistato in volo durante questa stagione, ha subito un tragico incidente, probabilmente a causa delle forti raffiche di vento che hanno interessato la zona. Questi affascinanti uccelli, noti per il loro caratteristico piumaggio rosa e il loro elegante volo, hanno urtato violentemente contro le rocce di una parete del Monte Catria: l’incidente ha causato la morte di sette esemplari: La situazione è stata prontamente segnalata al Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) di Ca’ Girone, situato a Urbino. I volontari dell’associazione, sempre pronti a intervenire in situazioni di emergenza, si sono recati sul luogo dell’incidente per valutare i danni e prestare soccorso. Purtroppo, al loro arrivo, hanno constatato la morte di sette fenicotteri, un triste bilancio che evidenzia i pericoli che la fauna selvatica deve affrontare in condizioni meteorologiche avverse. Tuttavia, non tutto è perduto:
Due fenicotteri sono stati trovati ancora vivi e sono stati immediatamente presi in cura dai volontari. Per questi esemplari, è stato avviato un percorso di riabilitazione, con la speranza che possano tornare a volare nei cieli. I fenicotteri sono uccelli migratori che, sebbene siano tipicamente associati a habitat lagunari e costieri, possono occasionalmente spostarsi verso aree interne durante le loro migrazioni. Da notare come l’episodio sia avvenuto all’incirca nelle stesse ore in cui parte della penisola è stata travolta da una tempesta della cosiddetta “sabbia del Sahara“, anch’essa trasportata dalle raffiche di vento. Il Cras ha anche informato l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) riguardo all’accaduto, sottolineando l’importanza di monitorare e proteggere la fauna selvatica, specialmente in un periodo in cui i cambiamenti climatici e le condizioni meteorologiche estreme stanno diventando sempre più frequenti.
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