Nella mattinata di ieri 3 novembre, i poliziotti della Digos di Genova insieme a quelli del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo internazionale della Direzione centrale della Polizia di prevenzione hanno arrestato un cittadino straniero accusato di far parte di un’associazione terroristica riconducibile ad “Al Qaeda”. Nel corso dell’indagine, avviata nel 2021, gli investigatori della Polizia di Stato hanno accertato come l’uomo, residente a Genova ma proveniente dal Bangladesh, fosse molto attivo sui social dove, nel corso del tempo, ha effettuato attività di proselitismo e di auto addestramento. Grazie ad una attività di intercettazione telefonica e telematica, di monitoraggio dei profili social dell’indagato, insieme anche ad una ricerca su fonti aperte, sono stati individuati molteplici video e messaggi inneggianti la Jihad pubblicati dall’arrestato. In particolare:
l’uomo è risultato essere appartenente ad un’organizzazione terroristica pakistana denominata Tehrik-e Taliban Pakistsan (TTP) associata ad Al Qaeda. L’indagato diffondeva messaggi tramite la rete internet, Facebook e Instagram nonché attraverso piattaforme di messaggistica Whatsapp e Telegram in cui istigava azioni terroristiche e atti di intolleranza nei confronti di altre comunità; si definiva sui propri account “guerriero/soldato di Dio” e “amante di Al Qaeda” e manifestava la sua disponibilità al combattimento e al martirio.
Inoltre, l’uomo aveva aderito al gruppo denominato “il Gruppo dei 20” derivato dal gruppo Facebook “20 mila discepoli”, composto da 20 persone legate dal sentimento di affermazione assolutista, anche con metodi violenti, dell’Islam condividendo video di natura istigatoria ed apologetica, anche autoprodotti, nei quali si riprendeva mentre ripeteva le parole di un canto dichiarandosi pronto al martirio in nome dell’Islam.