Trento: veterinari si rifiutano di uccidere l’orsa catturata “non è nelle condizioni di salute giustificabili per l’eutanasia” e lamentano mancanza di dialogo con l’istituzione locale – video conferenza stampa Lav

Il sollecito riguarda tutti i veterinari professionisti iscritti all’albo della Provincia di Trento: “Non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia“. Il riferimento è all’orsa Jj4, catturata nella notte tra il 17 e il 18 aprile dopo essere stata “accusata” di aver ucciso un giovane del luogo lo scorso 5 aprile sui sentieri del monte Peller. Nonostante il Trentino e il suo presidente abbiano emanato un’ordinanza per l’abbattimento del plantigrado, al momento l’eutanasia risulta sospesa dal Tar:

Stando a quanto si apprende, infatti, il Tribunale si riunirà il prossimo 11 maggio per decidere, dopo aver raccolto il parere dell’Ispra. Nel frattempo però l’Ordine dei veterinari della provincia di Trento, intervenendo sul caso specifico, si è schierato contro l’eutanasia sull’orsa, pratica in corso di valutazione dal Tar. In particolare, l’Ordine rileva che “lo stato di salute dell’esemplare Jj4 non giustifica l’intervento eutanasico di urgenza”, ma è richiesta “un’analisi complessiva della gestione dei plantigradi presentiste territorio provinciale”. Inoltre, riporta l’Ordine, “non si rilevano al momento pericoli verso la popolazione“.

L’orsa Jj4 da lunedì notte si trova in cattività nell’area faunistica del Casteller, in attesa che venga presa una decisione sul suo destino: l’abbattimento oppure il trasferimento fuori Regione, anche all’estero. “La modalità di abbattimento prevista per l’orsa Jj4, se il Tar darà il via libera, è l’eutanasia, che è lo strumento che viene utilizzato anche per gli animali d’affezione quando arrivano al limite della loro vita”, ha spiegato ieri il dirigente del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna della Provincia di Trento, Raffaele De Col. “Questo – ha aggiunto De Col – è lo strumento che abbiamo individuato per poter causare meno sofferenza all’animale. Non è prevista l’opzione di sparare, che viene impiegata solo per gli abbattimenti in condizioni di immediato pericolo”. L’Ordine di Trento ora si schiera sollecitando tutti i professionisti iscritti all’albo a non praticarla:

in un comunicato, i professionisti lamentano che “non vi è stato alcun confronto né con il presidente dell’Ordine, né con altri professionisti veterinari delegati in materia, e pertanto non può esserci stata alcuna condivisione sul parere espresso dal governatore”. In altre parole, il presidente della Provincia avrebbe fatto i conti senza l’oste, disponendo l’abbattimento con eutanasia senza consultare alcun veterinario. “La madre del povero Andrea Papi, con una risposta di cuore, e l’Ordine dei Veterinari del Trentino, con una risposta tecnico-scientifica, hanno detto di non uccidere l’orsa Jj4″, sottolinea quindi il presidente nazionale della Lega Antivivisezione che si è espresso dalla sede della Lav Italia a Trento. Video conferenza stampa:

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