Dalle prime ore di della mattina di venerdì 21 marzo 2025, l’aeroporto di Londra Heathrow – nel Regno Unito – è chiuso a causa di un incendio e di un’interruzione di corrente. Lo fa sapere la società di gestione. È incredibile pensare che un singolo incendio in una fonte di elettricità possa aver chiuso uno dei più trafficati aeroporti del mondo. L’incidente avvenuto venerdì ha causato una significativa interruzione nei viaggi di migliaia di passeggeri e milioni di tonnellate di merci commerciali, sollevando interrogativi sulla resilienza delle infrastrutture critiche nel Regno Unito:
Il direttore generale dell’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo, ha espresso preoccupazione per la dipendenza di un’infrastruttura di tale importanza da una singola fonte di energia. “Com’è possibile che un’infrastruttura critica – di importanza nazionale e globale – sia totalmente dipendente da una singola fonte di energia senza un’alternativa?”, si è chiesto. Questo evento ha messo in luce un chiaro fallimento nella pianificazione e nella gestione delle emergenze. Sebbene Heathrow disponga di più fonti di elettricità, l’incendio ha danneggiato un componente cruciale della rete. I sistemi di backup, progettati per affrontare situazioni di emergenza, si sono rivelati inefficaci quando le fiamme hanno colpito la sottostazione utilizzata per trasformare l’elettricità ad alta tensione in una forma più sicura per l’uso. La causa esatta dell’incendio è ancora sconosciuta, ma le indagini della polizia antiterrorismo stanno cercando di determinare se ci sia stata qualche manomissione.
Heathrow consuma tanta energia quanto una piccola città, il che rende impossibile per l’aeroporto avere una potenza di backup sufficiente per gestire le operazioni in sicurezza. Sebbene siano stati attivati generatori diesel di backup e alimentazioni di emergenza, l’avvio delle forniture alternative per l’intero aeroporto ha richiesto tempo, evidenziando la necessità di controlli regolari per garantire il corretto funzionamento dei sistemi. La situazione è ulteriormente complicata dalla dipendenza della National Grid, che ha lasciato migliaia di case senza energia, non solo l’aeroporto. Secondo l’analisi della società Montel Group, solo la sottostazione di North Hyde è collegata a Heathrow attraverso la rete di distribuzione locale. Phil Hewitt, direttore della Montel Group, ha sottolineato che la mancanza di resilienza in un’infrastruttura così critica è preoccupante e che un aeroporto di tale grandezza non dovrebbe essere vulnerabile a un singolo punto di fallimento. Tuttavia, non tutto è perduto:
Heathrow è uno dei soli due aeroporti del Regno Unito, insieme a Gatwick, che ha un certo livello di regolamentazione riguardo ai suoi standard di resilienza. Nel 2023, la Commissione Nazionale per le Infrastrutture ha raccomandato al governo di stabilire standard per settori chiave come telecomunicazioni, acqua, trasporti ed energia entro il 2025. Queste raccomandazioni sono rimaste sulla scrivania del governo da ottobre 2023, ma la loro attuazione è fondamentale per garantire la sicurezza delle infrastrutture. In conclusione, l’incidente di Heathrow ci ricorda che, in un sistema complesso, una catena è forte quanto il suo anello più debole. La questione di investire in backup aggiuntivi e in una maggiore resilienza rimarrà un tema di discussione, soprattutto per un’azienda privata come Heathrow, che deve bilanciare costi e sicurezza. La sfida ora è garantire che eventi simili non si ripetano in futuro, proteggendo così non solo i passeggeri, ma anche l’intera rete di infrastrutture critiche del Regno Unito. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni video diffusi sul web:
Fonti:
- https://www.rainews.it/articoli/2025/03/incendio-a-heathrow-chiuso-l-aeroporto-almeno-16300-abitazioni-senza-elettricita-39bfdb8d-93b6-4e36-b923-bc23dcd0bdd1.html
- https://www.bbc.com/news/articles/cdjy0g01z1po
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