Le autorità dell’isola greca di Rodi hanno annunciato con un comunicato stampa di aver portato in salvo 30.000 persone minacciate dagli incendi, di cui 2.000 hanno dovuto essere trasportate al largo delle spiagge via nave, tra questi un gruppo di italiani. Tra di essi, una donna che ha preferito mantenere l’anonimato, ha dichiarato:
«L’incendio è scoppiato cinque giorni fa, ma lo staff dell’albergo aveva detto che non c’era motivo di preoccuparsi». George Hadjimarkos, governatore regionale dell’Egeo Meridionale, ha dichiarato alla televisione Skai che l’operazione, è stata ostacolata dai roghi che bloccavano alcuni accessi stradali. «L’obiettivo è proteggere la vita umana», ha detto. I turisti e alcuni locali sono stati portati in palestre, scuole e centri congressi alberghieri dell’isola dove pernotteranno, mentre i vigili del fuoco stanno combattendo le fiamme. Tre traghetti passeggeri sono stati ormeggiati al porto di Rodi per accogliere i soccorsi, ha riferito l’agenzia di stampa di Atene. Un funzionario del comune di Rodi, Teris Hatziioannou, ha precisato che alle operazioni di salvataggio sono intervenuti membri della guardia costiera, delle forze armate e delle autorità locali che hanno utilizzato decine di autobus per trasportare le persone lontano dagli incendi. E delle autorità italiane nessuna notizia. Il problema principale, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è che ci sono decina di migliaia di persone bloccate sull’isola e, al momento, i voli di rimpatrio sono estremamente limitati. A tal proposito, riportiamo qui sotto i link ad alcuni video diffusi sul web:
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