Sta facendo molto discutere il caso di una virologa che ha curato con successo il suo cancro al seno utilizzando due virus da lei stessa coltivati in laboratorio:
A causare scalpore in tutto il mondo è la storia della virologa croata dell’Università di Zagabria, Beata Halassy, ripresa dalla rivista Nature. Attraverso un rapporto scientifico pubblicato sulla rivista specializzata Vaccines il 1° agosto 2024, l’escretta descrive come abbia deciso autonomamente di auto-somministrarsi un trattamento chiamato viroterapia oncolitica (OVT) per aiutare a curare il suo cancro allo stadio 3. Ora è libera dal cancro da quattro anni. Scegliendo di auto-sperimentare , Halassy si unisce a una lunga serie di scienziati che hanno partecipato a questa pratica sottotraccia, stigmatizzata ed eticamente rischiosa:
Terapia emergente
“Ci è voluto un editor coraggioso per pubblicare il rapporto“, afferma Halassy. L’OVT è un campo emergente del trattamento del cancro che utilizza i virus sia per attaccare le cellule cancerose sia per indurre il sistema immunitario a combatterle. La maggior parte degli studi clinici sull’OVT finora sono stati condotti su tumori metastatici in fase avanzata, ma negli ultimi anni sono stati indirizzati verso malattie in fase iniziale. Un OVT, chiamato T-VEC, è stato approvato negli Stati Uniti per il trattamento del melanoma metastatico, ma non ci sono ancora agenti OVT approvati per il trattamento del cancro al seno di qualsiasi stadio, in nessuna parte del mondo. Halassy sottolinea di non essere una specialista in OVT, ma la sua competenza nella coltivazione e purificazione dei virus in laboratorio le ha dato la sicurezza di provare il trattamento. Ha scelto di colpire il suo tumore con due virus diversi consecutivamente: un virus del morbillo seguito da un virus della stomatite vescicolare (VSV). Entrambi i patogeni sono noti per infettare il tipo di cellula da cui ha avuto origine il suo tumore e sono già stati utilizzati in sperimentazioni cliniche OVT. Un virus del morbillo è stato sperimentato contro il cancro al seno metastatico. “Qualcosa da non imitare” avverte però la protagonista, presentando il suo caso sul sito della testata scientifica Vaccine, e sollevando un acceso dibattito etico riguardo all’auto-sperimentazione. La dottoressa Halassy ha riconosciuto che il suo lavoro era “isolato e non convenzionale”, sottolineando che “l’automedicazione con virus oncolitici non dovrebbe essere il primo approccio” al trattamento del cancro. Ma ha detto che ciò evidenzia l’opportunità per questo nuovo tipo di trattamento di avere un successo importante nel ridurre i tumori e “se applicato a pazienti con stadi iniziali di cancro, potrebbe anche indurre efficacemente l’immunità antitumorale”.
Fonti:
- https://www.rainews.it/articoli/2024/11/ricercatrice-halassy-si-inietta-due-virus-per-curare-il-tumore-al-seno-ma-avverte-non-imitatemi-a6579af9-5145-4c64-8e5e-cb8f69cdd977.html
- https://www.nature.com/articles/d41586-024-03647-0
- https://www.perthnow.com.au/news/health/virologist-beata-halassy-treats-own-breast-cancer-with-self-experimental-virus-treatment-c-16735868
- https://www.news18.com/viral/researcher-beats-stage-3-cancer-using-self-developed-vaccine-read-her-story-9117794.html
- https://www.dailymail.co.uk/health/article-14068933/scientist-beata-halassy-cure-breast-cancer-virus-lab.html
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