Massima attenzione sulle ostriche (Crassostrea gigas) provenienti dalla Francia, dove è stata sospesa la commercializzazione di una partita in seguito alla presenza di norovirus, ovvero la causa più comune di gastroenteriti acute di origine non batterica. Per questo motivo il sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF),dopo avere bloccato la partita francese di ostriche vive, sta lavorando con le autorità del ministero della Salute per informare i consumatori, i gestori di servizio ristoro e dettaglianti a livello nazionale su un focolaio di norovirus connesso al consumo di ostriche vive. Il lotto incriminato (presumibilmente) non è ancora stato ritirato dal mercato. Per questo occorre essere prudenti e quando si va in pescheria, controllare sempre la provenienza. È stato proprio il sistema di allerta comunitario a segnalarlo, avviando una campagna di ritiro e di richiamo, fra i prodotti contaminati distribuiti anche in Italia.
Nel dettaglio nella notifica numero 2023.1884 del 20/03/2023, si segnalano le ostriche vive collegate ad un focolaio di origine alimentare sospettato di essere causato da molluschi bivalve provenienti dalla Francia. I consumatori che hanno acquistato le ostriche che sono incerti circa l’origine delle stesse, devono contattare il luogo di acquisto per determinare se le ostriche sono della zona interessata. I rivenditori e gli operatori di servizio ristoro possono controllare l’etichettatura che dovrebbe accompagnare tutti i molluschi crudi per verificare la loro origine. Il Norovirus è uno degli agenti patogeni più sfuggenti, ma anche uno dei più diffusi tra la popolazione. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono: nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso c’è anche la febbre.
Negli ultimi anni l’ipotesi che questo virus abbia un’incidenza comparabile a quella di batteri come Escherichia coli o Salmonelle è sempre più una certezza. Potrebbe essere la causa delle gastroenteriti che spesso vengono confuse con altre infezioni e non sono riconosciute. Per questo la comunità scientifica sta cercando di affrontare meglio il problema, prendendo spunto anche da casi specifici come quello delle ostriche, consumate crude e contaminate che si registrano sempre con maggiore frequenza. Occorre però sottolineare che ostriche e molluschi bivalve sono solo una parte dei veicoli a fianco di altri “mezzi” come acqua, frutta e verdura. Le persone con un sistema immunitario compromesso, compresi quelli affetti da AIDS, abuso cronico di alcol, fegato, stomaco o disturbi del sangue, cancro, diabete, o malattia renale e quelli che prendono farmaci per l’artrite reumatoide o fanno chemioterapia per il cancro, dovrebbero evitare il consumo di ostriche crude, indipendentemente dalla provenienza dei molluschi. Gli importatori hanno immediatamente informato i punti di vendita al dettaglio e le aziende di ristorazione riforniti e hanno disposto il ritiro immediato dal commercio e il richiamo delle ostriche eventualmente rimasti in circolazione.
Per questo motivo, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non andrebbero mai consumate crude anche se questo comportamento stride con molte abitudini e tradizioni culinarie. Di qui l’invito ad analizzare con molta attenzione i frutti di mare e soprattutto di consumarli solo cotti, anche perché è stato dimostrato che il norovirus resiste per settimane nei tessuti del mollusco, e non viene eliminato con le normali depurazioni industriali realizzate prima della vendita.
#ostriche #gastrointerite #virus